Lo sviluppo territoriale “integrato” nelle aree interne del Lazio. Il nuovo ciclo di programmazione ne finanzia tre: Monti Lepini, PRE.GIO, Etrusca Cimina

Secondo appuntamento dedicato alla presentazione dei dossier regionali sulle aree SNAI 2021-2027

 
 
Stimolare lo sviluppo locale puntando su quattro punti di forza, agroalimentare, cultura e saper fare, turismo, energia, senza trascurare l’offerta dei servizi essenziali di base, a partire da scuola, salute, mobilità e rete digitale. È il mix di ingredienti che caratterizzano la strategia di sviluppo territoriale integrato delle aree interne della Regione Lazio. Qui sono attive 7 aree interne che raccolgono in totale 134 comuni, ben il 34,45% del totale dei comuni laziali, abitati però solo dal 5,3% della popolazione complessiva (quasi 308 mila residenti), per un’estensione territoriale di circa 5.447 chilometri quadrati, il 31,6% della superficie totale. L’amministrazione regionale ha però deciso di non ricandidare nel nuovo ciclo di programmazione le aree interne 2014-2020 e cioè Monti Reatini, Monti Simbruini, Valli del Comino e Alta Tuscia Antica città di Castro, che completeranno gli interventi previsti nei rispettivi Accordi di Programma Quadro già adottati e sottoscritti. Per questo motivo le aree SNAI nella Regione Lazio per il ciclo 2021-2027 sono complessivamente tre. Si tratta dei Monti Lepini, Prenestini – Giovenzano – Sacco (Pre.gio), Etrusca Cimina, che raccolgono 43 comuni e quasi 175mila residenti.
 
Il relativo dossier, con le nuove perimetrazioni, è stato pubblicato nei giorni scorsi ed è disponibile al seguente link: https://politichecoesione.governo.it/media/3170/snai-dossier-regionale-lazio.pdf.Il documento è stato realizzato nell’ambito del progetto del DPS “La strategia nazionale per le aree interne e i nuovi assetti istituzionali” attuato da Formez PA. I dossier, in particolare, inquadrano la nuova SNAI per ciascuna Regione e Provincia autonoma e sono articolati in tre sezioni.
 
I Monti Lepini, in particolare, si sviluppano su un territorio di 13 comuni che ricadono in due diversi ambiti amministrativi (9 nella provincia di Latina e 4 nella città metropolitana di Roma). L’area è contraddistinta da una spiccata biodiversità, con paesaggi che spaziano dalla piana alle vette, e con una struttura economica caratterizzata da un’elevata specializzazione nel solo settore delle costruzioni. Qui la superficie agricola utilizzata (SAU) costituisce il 36% del territorio, ma l’incidenza degli allevamenti sul totale delle aziende agricole è di poco superiore al 10%. All’abbandono delle superfici agricole si contrappone la rilevanza delle superfici forestali, pari al 50% del territorio.
 
Pre.gio, l’area dei Monti Prenestini, Valle del Giovenzano e Alta Valle del Sacco “Terre Di Pregio”, è formata da 14 comuni appartenenti alla Città Metropolitana di Roma. È quella in cui si registra una maggiore perdita di popolazione rispetto alle altre. Nello specifico, tutti i comuni dell’area registrano un trend demografico negativo, eccetto Cave (+2,95%). Gli enti che perdono più residenti sono Cerreto Laziale (-9,40%) e San Vito Romano (-7,16%). Anche qui la struttura economica è caratterizzata da un’elevata specializzazione nel settore delle costruzioni. Da sottolineare che le aziende agricole presenti non si distinguono né per una specializzazione nell’attività dell’allevamento (solo l’8,7%), né per una produzione DOP/IGP (4,8%).
 
Ricca di risorse naturali, quali fiumi, laghi, foreste rigogliose, fauna selvatica e terreni fertili, e di tanti siti archeologici, l’area Etrusca Cimina è composta da 16 comuni, tutti ricadenti nella provincia di Viterbo. Qui castelli, rocche, insediamenti abbandonati e altre costruzioni rupestri testimoniano borghi fiorenti, tanto che ogni paese ha un palazzo o una rocca rinascimentale. La ricchezza delle risorse naturali si riflette anche nelle eccellenze agro-alimentari, molte protette da marchi di 15 qualità D.O.P., I.G.T., D.O.C., P.A.T. (Prodotto Agroalimentare Tradizionale Italiano) e De.Co (Denominazione Comunale) ed esaltate in caratteristiche sagre. Nel territorio insiste, inoltre, la Riserva Naturale Regionale Lago di Vico, luogo di siti di biodiversità importanti per la salvaguardia della fauna e della flora locale. Tutta questa ricchezza si traduce in circa 600 elementi di attrazione tra risorse culturali, ambientali, turistiche e produttive. Al contrario delle altre aree SNAI del Lazio, le superfici forestali sono di poco inferiori al 30%.