Sicani: la rete dei sindaci approva la strategia d’area

Il comprensorio siciliano, composto da 12 comuni, potrà contare su circa 33 milioni di euro per realizzare gli interventi di rilancio del territorio

 
L’rea interna Sicani ha la sua strategia definitiva. I 12 sindaci del comprensorio siciliano hanno approvato il documento che, nell’ambito della Strategia nazionale aree interne (SNAI), pianifica azioni per quasi 33 milioni di euro per rafforzare sul territorio i servizi ai cittadini e stimolare lo sviluppo locale. In particolare 27.880.039,07 di euro provengono dal PO FESR Sicilia 2014-2020, 3.740.000,00 dalla Legge di Stabilità e 1.313.954,13 dal PO FSE Sicilia 2014-2020.
 
Un traguardo frutto di un minuzioso lavoro di ascolto, coprogettazione e condivisione che ha visto in prima linea i primi cittadini impegnati in un processo di costruzione di forme di gestione associata dei servizi pubblici locali, a partire da tre Unioni comunali preesistenti, per assolvere al pre-requisito per l’ammissibilità alla SNAI, ma soprattutto per dare concretezza all’intera programmazione. Percorso sfociato nella costituzione di un’Associazione di comuni per garantire l’efficace attuazione della Strategia attraverso la sottoscrizione di una Convenzione quadro nel giugno 2018.
 
L’area è caratterizzata da un intenso calo demografico cui si associa un basso tasso di natalità e un aumento dell’indice di vecchiaia. In 10 dei 12 comuni, classificati periferici e ultraperiferici, vive oltre l’87% della popolazione totale pari a 52.233 abitanti. Pochi giovani, alta percentuale di inattivi, mercato del lavoro di tipo tradizionale sono gli altri elementi che disegnano un quadro critico delle terre sicane che la SNAI vuole contribuire a cambiare puntando sulle potenzialità esistenti quali il patrimonio ambientale e culturale.
 
Al centro del disegno strategico la valorizzazione del capitale umano a partire dal sistema educativo migliorando l’offerta didattica in linea con il sistema produttivo locale. Forte impulso anche all’accessibilità, viaria e digitale, nonché alla riorganizzazione dei servizi sanitari.
 
Prossimo passo sarà la firma dell'Accordo di programma quadro (APQ) che segna l'avvio dell'attuazione concreta dei progetti.