Approvazione in diretta della 71esima strategia (quella dell’area lucana Marmo Platano), risorse mobilitate e previste, ampliamento dei territori che parteciperanno alla nuova stagione della Strategia nazionale per le aree interne (SNAI), maggiore semplificazione procedurale e tanto altro ancora. Molti dati e importanti informazioni utili per il futuro hanno animato l’ultimo Comitato tecnico aree interne (CTAI) dell’anno e dell’attuale periodo di programmazione in via di conclusione.
Stato dell’arte - in termini di strategie approvate, Accordi di programma quadro sottoscritti (APQ) e avanzamento istituzionale dei sistemi intercomunali – e prospettive per i prossimi anni della SNAI i temi al centro di un tavolo che ha riunito circa 80 partecipanti tra Regioni al completo, enti tecnici, strutture di supporto e ministeri di riferimento alla presenza del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano.
“Il Comitato odierno è molto importante – ha esordito i Ministro per il Sud – perché segna il passaggio tra la Strategia come sperimentazione al percorso che ci porterà a renderla una politica strutturale”.
Il Ministro ha ringraziato tutti i membri della comunità SNAI per aver centrato gli obiettivi, in primis l’accelerazione dell’intero processo, riassunti dai numeri: 71 strategie approvate; 1,140 miliardi di euro di risorse mobilitate, 41 APQ approvati. Sul fronte dell’attuazione, nel corso della riunione è arrivata la notizia che durante la seduta pre Cipe, la chiusura di tutti gli APQ prevista per fine dicembre è stata spostata al 30 giugno 2021 come auspicato anche dallo stesso Ministro per non sprecare il percorso di accelerazione impresso finora.
Manca all’appello l’ultima area, la 72esima, che non ha completato l’iter SNAI, la calabrese Ionico-Serre “ma le politiche pubbliche devono essere disponibili a parziali fallimenti che possono aiutare a comprendere il percorso fatto” ha commentato Provenzano.
In prospettiva futura segnalato una nuova riunione del CTAI, a gennaio, per definire l’allargamento della Strategia, ma Provenzano ha voluto preannunciare fin d’ora che ci saranno due nuove aree per regione grazie ai 310 milioni di euro stanziati dalla scorsa legge di Bilancio e al cosiddetto “decreto rilancio” finalizzati al sostegno non solo dei servizi di cittadinanza ma anche per il “diritto alla connessione”, aspetto dirimente quello della digitalizzazione per il rilancio dei territori marginali. I comuni coinvolti passerebbero dagli attuali 1060 a oltre 1660. Altre fondi saranno destinati a un meccanismo premiale per le strategie avviate, ma anche per rafforzare le strutture tecniche locali necessarie per attuarle. Un gruppo di lavoro, ha ricordato il responsabile del dicastero per il Sud, è già al impegnato sulla la mappatura delle nuove aree interne. Salvato lo spirito di fondo della Strategia che è quello di una progettazione integrata, la definizione di un sindaco referente e il coinvolgimento degli attori locali. Essenziale il mantenimento della governance multilivello che però deve avere come precondizione un processo di rigenerazione amministrativa con adeguate competenze a tutti i livelli coinvolti.
Un richiamo anche alla Federazione dei sindaci delle aree interne, piattaforma da valorizzare, che si riunirà di nuovo a gennaio. La SNAI politica orizzontale, cha ha un approccio “olistico”, è stata affiancata da una politica verticale come il Fondo per le attività produttive per favorire il reinsediamento nelle zone marginalizzate favorendo imprese e occupazione.
“Intorno alle aree interne si gioca un’idea di Paese – ha concluso il Ministro – quella di passare da uno sviluppo concentrato ad uno più diffuso per liberare il potenziale di tutte le persone e di tutti i luoghi”.
Francesco Monaco, coordinatore del CTAI, ha illustrato l’avanzamento delle strategie sottolineando l’urgenza di attuare la SNAI anche per il continuo decremento demografico delle aree interne che tra il 2017 e il 2019 è stato del 3,3% a fronte dell0 0,6 su scala nazionale.
Il direttore generale dell’Agenzia per la Coesione territoriale, Massimo Sabatini ha invece presentato lo stato dell’attuazione SNAI dopo il processo di accelerazione impresso negli ultimi mesi per arrivare alla firma degli Accordi di programma quadro (APQ). Sono 41 quelli chiusi, 7 quelli in via di sottoscrizione e 16 gli APQ in istruttoria. Il grosso delle risorse è allocato sui servizi essenziali, in particolare sui trasporti anche se emergono temi altrettanto importanti quali la tutela ambientale che assorbe il 18% delle risorse, il sostegno alle imprese e l’efficientamento energetico (9%) e i servizi digitali (7%). Sabatini ha toccato uno dei punti dolenti dell’iter SNAI, quello dei tempi dilatati ricordando che la media per raccogliere le firme di tutte le amministrazioni coinvolte è di 80 giorni e ha quindi invitato i referenti d’area, per velocizzare i tempi, a condividere tutti i documenti e le schede progettuali, anche se non completamente istruite, prima della loro chiusura per poter effettuare una valutazione. L’Agenzia, ha ancora ricordato il direttore generale, ha messo in campo dei meccanismi di supporto per aiutare le aree ad alimentare i sistemi di monitoraggio anche con attività formative a disposizione di chiunque ne faccia richiesta.
Sul fronte associazionismo è intervenuta Clelia Fusco, responsabile del progetto del DFP la Strategia nazionale per le aree interne e i nuovi assetti istituzionali attuato da Formez PA che ha fotografato la situazione in merito all’adempimento del requisito associativo che le aree devono centrare per poter partecipare alla SNAI, ormai assolto da quasi tutti i comprensori. La Fusco ha inoltre illustrato una delle attività più importanti di questa fase, il monitoraggio delle aree in attuazione sull’avanzamento dei sistemi intercomunali, sulla loro operatività e sui modelli organizzativi che i comuni hanno disegnato per l’attuazione della Strategia.
Provenzano al CTAI, “Intorno alle aree interne si gioca un’idea di Paese: liberare il potenziale di tutte le persone e di tutti i luoghi”
La riunione del Comitato tecnico aree interne segna il passaggio della SNAI da sperimentazione a politica strutturale. Approvazione in diretta della strategia Marmo Platano e annuncio della nuova scadenza per la sottoscrizione degli APQ a giugno 2021
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