L’incontro, aperto da Gianpiero Salerno, referente per l’ufficio Innovazione amministrativa, formazione e sviluppo competenze del Dipartimento della Funzione Pubblica, ha posto l’accento sull’importanza del rafforzamento della capacità amministrativa dei Piccoli comuni.
Clelia Fusco, coordinatrice del progetto FAST, ha illustrato il progetto rispetto ai tre diversi ambiti di attività e ha sottolineato l’interesse che ha accolto il progetto, con quasi 2.000 manifestazioni d’interesse da parte dei Piccoli comuni.
Obiettivo del progetto – spiega Claudia Ilardi, responsabile dell’Ambito B – è quello di supportare i 250 comuni che hanno aderito all’iniziativa, nel processo di quella che viene chiamata transizione amministrativa e in particolare in quella componente molto importante della stessa che è la semplificazione amministrativa.
Lo scopo è quello di favorire la riduzione dei tempi e dei costi amministrativi, facilitando il lavoro del personale della Pubblica Amministrazione e la cooperazione interistituzionale.
A seguire Sara Garofalo ha mostrato la collocazione territoriale dei comuni aderenti e l’analisi desk condotta sui sistemi informativi utilizzati per la gestione SUAP dei comuni.
L’accompagnamento alla transizione amministrativa sarà realizzato attraverso supporto e assistenza sia in presenza che a distanza ma anche attraverso un’attività di training on the job, grazie ad una rete di facilitatori presenti sul territorio.
La rilevazione specifica dei fabbisogni consentirà ai Comuni di realizzare un percorso di miglioramento e l’avvio di un piano di lavoro personalizzato.
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